Ecco cos’è successo all’incontro fra il Ministro e gli attivisti
Giovedì 3 marzo. Attorno alle 17:45 davanti alla sala convegni del MiTE è riunito un nutrito gruppo di persone: attivisti di Extinction Rebellion con striscioni e bandiere. E giornalisti, perlopiù. Oltre alle forze dell’ordine. C’è un po’ di gente accalcata davanti all’entrata che si lamenta. Pare che gli addetti ai controlli non stiano facendo entrare nessuno.
«Non abbiamo l’elenco degli accrediti», mi dice laconica l’incaricata.
«Ah, e quindi?».
«Eh, ora cercheremo di risolvere».
Una manciata di persone sgattaiola dentro, lei li osserva valutando se valga la pena compiere lo sforzo di richiamarli. Decide per il no. Si distrae a parlare con qualcun altro. È la mia occasione, vado. Faccio dieci metri, arrivo alla reception della sala e una ragazza mi chiede nome e cognome. Ha davanti a sé l’elenco di tutti gli accrediti, stampato in varie copie. La mia fiducia nelle capacità del genere umano di risolvere la crisi climatica crolla drammaticamente.