Martedì 22 Marzo – Ore 17.00

Rete Romana di Solidarietà con il popolo palestinese
COMUNICATO STAMPA

Presentazione del Rapporto di Amnesty International su: Apartheid israeliano contro i palestinesi
(pubblicato il 1° Febbraio 2022)

Roma, 21 marzo 2022

     Un sistema di apartheid è un regime istituzionalizzato di oppressione e di dominazione di un gruppo (appartenente alla stessa nazionalità, o etnia, o religione o altro) su un altro. In epoca recente, l’esempio più conosciuto è stato quello del Sudafrica, finito nel 1994 dopo una pluridecennale lotta della popolazione autoctona, guidata da Nelson Mandela. L’apartheid è una grave violazione dei diritti umani, proibita dalla legalità internazionale e costituisce un crimine contro l’umanità, come stabilito dal Tribunale penale internazionale

    Nel suo lungo rapporto (quasi 300 pagine) e dopo una lunga, ampia e documentata ricerca, Amnesty International dimostra che lo Stato di Israele ha creato e implementato un sistema di apartheid in cui ha costretto i palestinesi, attraverso leggi, politiche e prassi che hanno instaurato da decenni discriminazioni crudeli e prolungate, praticando diffusamente e continuativamente, verso i palestinesi, la negazione di diritti umani e libertà fondamentali, drastiche limitazioni al movimento, massicce requisizioni di terre e proprietà, trasferimenti forzati, diniego di nazionalità e cittadinanza, la detenzione amministrativa (senza possibilità di conoscere le accuse e senza un limite di tempo) anche di minori, torture, uccisioni illegali.

    Una costante della politica di tutti i governi israeliani, fin dalla fondazione dello Stato nel 1948, è stata quella di “svuotare” il più possibile dalla presenza palestinese il territorio, per sostituirla con una presenza maggioritaria di ebrei, in modo da garantire la supremazia ebraica su tutto il territorio controllato da Israele.

   Il Rapporto dimostra che le autorità israeliane trattano i palestinesi come un gruppo razziale inferiore. I palestinesi residenti in Israele sono cittadini “di serie B”, in quanto viene loro negata la nazionalità, mentre in Cisgiordania e a Gaza, i palestinesi non hanno alcuna cittadinanza, molti sono considerati apolidi e devono chiedere carte d’identità all’esercito israeliano per vivere e lavorare nei Territori Occupati. Anche i palestinesi di Gerusalemme Est vivono sotto totale controllo israeliano.

   Infine, le ripetute uccisioni illegali di manifestanti palestinesi disarmati – anche minorenni – ampiamente documentata nel Rapporto, ha determinato la richiesta di Amnesty International al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di imporre un embargo totale sulle armi verso   Israele, comprendente tutte le armi e le munizioni, così come le forniture di sicurezza.

Di tutto ciò parleremo Martedì 22 marzo, dalle ore 17 alle ore 19, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Aula 5, Villa Mirafiori, Via Carlo Fea, 2, Roma      

«Israele deve smantellare il sistema dell’apartheid e iniziare a trattare i palestinesi come esseri umani con uguali diritti e dignità. Se non lo farà, la pace e la sicurezza resteranno una prospettiva lontana per gli israeliani come per i palestinesi» (Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International).

Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese – BDS Roma

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