Da giorni i palestinesi denunciano i violenti sfratti, le demolizioni delle loro case a favore dei coloni israeliani.

1.

Qui di seguito il  link all’articolo di Michele Giorgio “Gerusalemme. Altra notte di tensioni: quasi 200 palestinesi feriti” Nena NEWS 8 maggio

“…il Qatar ha parlato di “attacchi ai fedeli, provocazioni per i sentimenti di milioni di musulmani nel mondo” nonché una “grave violazione dei diritti umani e degli accordi internazionali”. In un comunicato della presidenza turca, si legge invece che quanto sta avvenendo a Gerusalemme sono atti di “terrore” e Israele e chi tace di fronte a questi “attacchi disgraziati” dovrebbe vergognarsi. Dura è la posizione dell’Iran che, commentando quanto sta accendendo nella Città Santa, parla di crimini di guerra….”

https://nena-news.it/gerusalemme-altra-notte-di-tensioni-quasi-200-palestinesi-feriti/

2.

Qui sotto il Comunicato “Gerusalemme Est” della Rete Romana di Solidarietà con il  Popolo Palestinese

La Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese

I coloni israeliani con l’esercito per espellere palestinesi da Gerusalemme Est

Roma, 8 maggio 2021

A Parlamentari Italiani, al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, alla Presidente del Comitato sui diritti umani nel mondo in Parlamento Laura Boldrini

I coloni israeliani, con il pieno appoggio dell’esercito e con la copertura legale della Corte Distrettuale di Gerusalemme, stanno cercando di cacciare dalle loro abitazioni le radicate famiglie residenti di Sheikh Jarrah. Il progetto coloniale di insediamento sta ferocemente procedendo sotto gli occhi della Comunità Internazionale.

Solo in queste poche settimane sono stati pubblicati due rapporti, documentati dettagliatamente, sulla situazione di apartheid e le gravi violazioni del diritto internazionale da parte dello Stato di Israele. Ci riferiamo al rapporto di B’Tselem (ONG israeliana per i diritti umani) pubblicato nel gennaio 2021 (https://bit.ly/3w4wD3d) e a quello più recente https://bit.ly/2RCCgq4 di Human Rights Watch (ONG internazionale per i diritti umani). .

La famiglia al-Kurd, uno di quelle minacciate di espulsione, ha denunciato l’irruzione della polizia nella loro casa, poi respinta, non senza pestaggi con i manganelli e arresti di alcuni palestinesi presenti nell’abitazione. 

L’Onu il venerdì 7 maggio ha esortato Israele a revocare gli sfratti imminenti a Gerusalemme Est avvertendo che “le sue azioni potrebbero equivalere a crimini di guerra”. Il portavoce dell’ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite Rupert Colville, ha aggiunto che “Gerusalemme Est rimane parte del territorio palestinese occupato in cui si applica il diritto umanitario internazionale”. Ha aggiunto che “Israele deve rispettare la libertà di espressione…anche per coloro che protestano contro gli sfratti”. Israele la descrive come “controversia immobiliare”.  

Aggiungiamo che in questo venerdì dopo le preghiere del Ramadan sulla Spianata della Moschea i fedeli palestinesi hanno subito un attacco brutale da parte dell’esercito israeliano, che ha procurato oltre 200 feriti, con decine molto gravi, colpiti al viso e agli occhi dai proiettili di gomma. Brutalità militarizzata inaudita e che si accompagna alla brutalità dei furti di terra, di risorse, di vita e di dignità del popolo palestinese.

Chiediamo pertanto iniziative di condanna pubblica di Israele, anche sollecitando la Corte Penale Internazionale a prendere posizione chiara e pubblica contro i crimini perpetrati da Israele nei confronti dei palestinesi di Sheikh Jarrah. Chiediamo che il parlamento italiano nelle sue articolazioni apra un’indagine sulle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele come documentato anche dai rapporti precedentemente menzionati che si richiamano alla Risoluzione ONU 3068 del 30 novembre 1973 sull’eliminazione del crimine di apartheid. 

Ogni limite è stato superato!

Rete Romana di Solidarietà con il Popolo Palestinese

reteromanapalestina@gmail.com