Sabato 3 luglio – Ore 17:30
Piazza della Repubblica

Il 23 aprile lo stato turco ha iniziato una campagna militare nel Kurdistan meridionale attaccando le regioni di Zap, Avashin e Metina. Questa campagna è cresciuta in intensità e portata. Erdogan per anni ha cercato di garantire alla Turchia la posizione di potenza dominante cercando di ripristinare i fasti dell’impero ottomano.

Il suo obiettivo è quello di occupare le parti del #Kurdistan confinanti con la Turchia. Nel 2018 le forze dello Stato turco e gli alleati jihadisti hanno occupato la regione siriana a maggioranza curda di Arfrin. Questa occupazione adesso è stata estesa al nord est della Siria e al Kurdistan meridionale provocando sfollamenti di massa e centinaia di vittime civili.

I guerriglieri del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) stanno resistendo a questa invasione nonostante l’esercito turco- forte del sostegno della Nato che ha bisogno della Turchia per motivi geopolitici- abbia fatto uso di armi chimiche proibite dalle convenzioni internazionali. Tutto questo nonostante le forze curde abbiano avuto avuto un ruolo di primo piano nella sconfitta dello Stato Islamico e nella protezione delle popolazioni yazide di Sinjar in Iraq.

Ai primi di giugno una delegazione internazionale della campagna internazionale Defend Kurdistan si è recata nel Kurdistan meridionale per richiamare l’attenzione sull’occupazione turca e la violazione del diritto internazionale. Sfortunatamente il KDP (Partito democratico del Kurdistan) in accordo con la Turchia, ha ostacolato il lavoro della delegazione internazionale la pace. Inoltre in linea con l’atteggiamento di riconciliazione di molti paesi europei con il regime turco, a molti attivisti in partenza da Düsseldorf è stato impedito di partire e di prendere parte alla delegazione internazionale.

Chiediamo a tutte le organizzazioni della società civile, ai partiti, alle organizzazioni sindacali, e agli amici del popolo curdo di mobilitarsi nelle forme più variegate possibili per fermare l’occupazione del Kurdistan e l’aggressione dell’esercito turco e delle forze jihadiste alleate.